Area Tributaria
Massimario anno 2014 Commissione Tributaria Regionale di Roma
estratto delle sentenze massimate a cura dell'Avv. Andrea Bugamelli
Sentenza 5514/1/14 del 7/7/14
Accertamento con adesione - sospensione termine di impugnazione - decadenza beneficio prima casa - decorso termine accertamento
- Il respingimento dell'istanza di accertamento con adesione non fa venir meno la sospensione del termine di impugnazione di 90 giorni ai sensi dell'art. 6, D.Lgs. n. 218 del 1997.
- Il beneficio “prima casa” (art. 1, part. II, D.P.R. n. 131 del 1986) è subordinato a che l'acquirente fissi la residenza nell'abitazione acquistata non risultando sufficiente la residenza entro i confini del Comune in cui l'immobile si trovi.
- Nel caso di acquisto di un'abitazione con i benefici “prima casa” e di successiva vendita e riacquisto di altra abitazione, anch'essa col beneficio “prima casa”, qualora l'acquirente non fissi la propria residenza, nel termine di un anno, in nessuna delle de abitazioni acquistate, la circostanza che implica la decadenza dall'agevolazione è da ricondurre al non avere, l'acquirente, fissato la residenza nella seconda abitazione successivamente comperata; dunque il termine annuale decorre nuovamente dal secondo acquisto. Ne deriva che il termine triennale di decadenza per notificare l'accertamento dell'imposta di registro, previsto dall'art. 76, D.P.R. n. 131 del 1986, decorre dal verificarsi della condizione risolutiva del beneficio, cioè dalla scadenza del termina annuale a partire dal secondo acquisto.
Sentenza n. 5518-5519/1/14 del 24/6/14
Legittimazione ad impugnare - terzo creditore del contribuente - azione surrogatoria - operazioni soggettivamente inesistenti - onere probatorio
- Il terzo creditore del contribuente raggiunto dalla notificazione di un avviso di accertamento è legittimato ad impugnare il provvedimento impositivo; la possibilità di tutela diretta da parte del creditore nasce dal combinato disposto degli artt. 2900 e 2740 cod. civ. che, consentono l'esperimento dell'azione surrogatoria allo specifico fine di assicurare che siano soddisfatte o conservate le ragioni del creditore e che obbligano il debitore a rispondere delle sue obbligazioni con l'intero patrimonio. L'art. 2900 cod. civ. consente l'esercizio delle azioni non solo attive, ma anche passive, laddove la loro omissione determini la riduzione delle garanzie ai sensi dell'art. 2740 cod. civ. Non sussistono elementi dai quali possa ricavarsi che le succitate norme, sicuramente applicabili ai rapporti regolati dal codice civile, non trovino ingresso in quelli tra il contribuente e l'amministrazione finanziaria: non sussiste nel rito fiscale alcuna esclusione dell'istituto della surrogatoria, mentre risulta ad esso applicabile la norma generale dell'art. 100 c.p.c. che prevede l'interesse per la proposizione di un giudizio e per la resistenza ad esso.
- E' indebita la detrazione Iva relativa a fatture soggettivamente inesistenti, tenuto conto dell'orientamento espresso dalla Corte di Cassazione in particolare con la sentenza n. 17378 del 24 luglio 2009.
- Fatture soggettivamente inesistenti: ripartizione onere probatorio, contribuente non poteva sapere di partecipare all'operazione fraudolente cioè non era in una posizione di conoscibilità.
Sentenza n. 5520-5521/1/14 dl 24/6/14
Legittimazione ad impugnare del socio
- Il socio di una società a responsabilità limitata ben può ricorrere avverso l'atto impositivo notificato alla società, in quanto lo stesso è produttivo di effetti sul suo patrimonio comprensivo delle quote societarie, pregiudicabile in via definitiva in caso di inerzia del soggetto legittimato ad impugnarlo.
- Anche nel caso in cui l'atto sia stato ritualmente impugnato dall'amministratore della società, il proprietario delle azioni può impugnarlo nel proprio interesse, svolgendo difese anche non adesive a quelle proposte dal soggetto legittimato a rappresentare la società.
Sentenza 6004/1/14 del 30/9/14
Studi di settore - motivazione
In materia di accertamento tramite studi di settore la motivazione dell'avviso di accertamento è sufficiente se basata sulla comparazione di dati economici in diversi anni, nel caso in specie l'Ufficio aveva rilevato l'incongruenza reiterata e l'esiguità del reddito reiterate nel tempo, che dipingono un quadro non puramente statistico, in aggiunta alla capacità di spesa del contribuente.
Sentenza 6007/1/14 del 30/9/14
Termine notificazione - controllo formale - cartella di pagamento
Il termine perentorio per la notificazione della cartella di pagamento emessa ai sensi dell'art. 36-ter, D.P.R. n. 600 del 1973, va identificato nel 31 dicembre del quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione
Sentenza 6010/1/14 del 30/9/14
Erronea liquidazione imposta
A fronte del pagamento dell'Irap in misura inferiore al dovuto perché il contribuente non si era avveduto dell'incremento di aliquota, è legittima la notificazione della cartella di pagamento ex art. 36-bis D.P.R. n. 600 del 1973 recante l'imposta non pagata, gli interessi e la sanzione perché l'errore non è da ritenersi scusabile e costituirebbe altrimenti un'ingiustificata esenzione dal pagamento dell'imposta
Sentenza n. 6127/1/14 del 7/7/14
Incentivo all'esodo - trattamento di fine rapporto - controllo automatizzato - rimborso
- L'incentivo all'esodo dall'azienda di lavoro va sottoposto ad aliquota ridotta al 50% rispetto a quella del trattamento di fine rapporto, in virtù della sentenza della Corte di Giustizia del 16/1/2008; tuttavia è di per sé legittimo il controllo automatizzato che liquidi l'imposta secondo l'aliquota piena allorquando l'incentivo all'esodo e il trattamento di fine rapporto confluiscano in un unico versamento non essendo l'Ufficio in possesso di informazioni per operare tale distinguo, fermo restando il diritto al rimborso in capo al contribuente.
- All'esito della riliquidazione dell'imposta ex art. 19 Tuir non è neppure possibile disporre alcun rimborso in seno alla medesima procedura di riliquidazione poiché l'art. 19 prevede esclusivamente il rimborso di imposta sul trattamento di fine rapporto.
Sentenza 6129-6131/1/14 del 7/7/14
Oneri consorzio bonifica - prescrizione - corrispondenza chiesto pronunziato
- La pretesa del Consorzio di bonifica al pagamento degli oneri consortili trova esclusivo fondamento nell'inclusione del fondo entro il perimetro consortile, indipendentemente dall'effettivo, diretto e specifico beneficio eventualmente derivante all'immobile.
- L'eventuale prescrizione dell'obbligazione di pagamento non può essere posta dal giudice a fondamento della decisione favorevole al contribuente allorquando non faccia parte delle doglianze fatte valere dalla parte ricorrente e costituisca un fatto ulteriore rispetto al thema decidendum, pena la violazione del principio di corrispondenza tra chiesto e pronunciato di cui all'art. 112 c.p.c.
Sentenza n. 6136-6138/1/14 del 7/7/14
Notifica lettera raccomandata - irritualità notificazione - motivi ricorso
- Il provvedimento (nella specie un diniego di rimborso) è correttamente notificato al domicilio del contribuente anche se materialmente consegnato a persona non autorizzata al ritiro della raccomandata e non vi sia neppure prova sulla qualità rivestita da tale persona.
- Le doglianze sulla irritualità della notificazione vanno dedotte nel ricorso introduttivo pena la loro novità e inammissibilità ex art. 57, D.Lgs. n. 546 del 1992 (la C.T.R. ha quindi confermato che il ricorso fosse da ritenere tardivo e irricevibile, calcolando il termine dell'impugnazione dal ricevimento della raccomandata)
Sentenza n. 6205/1/14 del 10/6/14
Termine decadenza - istanza rimborso - acconto
Il termine di decadenza per la presentazione dell'istanza di rimborso ex art. 38, D.P.R. n. 602 del 1973, decorre, nell'ipotesi di versamento in acconto, dalla data di versamento del saldo solo se il diritto al rimborso derivi da un'eccedenza degli importi anticipatamente versati rispetto all'ammontare del tributo risultante al momento del saldo; decorre dal giorno del versamento in acconto se esso, già all'atto della sua effettuazione, risultava totalmente o parzialmente non dovuto, poiché l'interesse e la possibilità di chiedere il rimborso sussistono sin da tale momento.
Sentenza n. 6213/1/14 del 10/6/14
Credito Iva - omessa dichiarazione - detrazione - rimborso
- Il credito Iva, risultante da annualità precedenti per le quali sia stata omessa la dichiarazione, anche se spettante, non può essere utilizzato in detrazione nella dichiarazione successiva, fermo restando il diritto al rimborso.
- Non è applicabile l'art. 19, D.P.R. n. 633 del 1972, che consente la detrazione dell'Iva sino al secondo anno successivo a quello in cui è sorto il credito, giacché la norma riguarda la diversa ipotesi di credito Iva spettante quando sia stato omesso l'inserimento di una fattura passiva nella fase di liquidazione periodica.
Sentenza n. 6216/1/14 del 10/6/14
Errore di fatto - revocazione
L'errore di fatto, risultante dagli atti e dai documenti di causa, rileva ai fini della revocazione di una sentenza solo se il fatto non abbia costituito un punto controverso su cui il giudice sia stato chiamato a decidere.
Sentenza n. 6401/1/14 del 10/6/14
Errore di fatto - revocazione
L'errore che può dar luogo alla revocazione non può mai cadere per definizione sul contenuto concettuale delle tesi difensive delle parti sia perché le argomentazioni giuridiche non costituiscono fatti ai sensi dell'art. 395 n. 4 c.p.c., sia perché un tale errore si configura necessariamente non come percettivo bensì come errore di giudizio, investendo per sua natura l'attività valutativa ed interpretativa del giudice.
Sentenza n. 6273-6274-6275-6276/1/14 del 30/9/14
Motivazione - procovatio ad opponendum - imposta pubblicità
- L'art. 7, L. n. 212 del 2000, sull'obbligo di motivazione dei provvedimenti trova fondamento nella necessità di porre il contribuente nella condizione di esercitare il diritto di difesa e far si che l'avviso si accertamento riveli correttamente il suo carattere di provocatio ad opponendum.
- Per quanto concerne l'affissione diretta su impianti pubblicitari, a partire dal 1/1/2001 il soggetto passivo dell'imposta di pubblicità può ottenere che, per gli impianti la cui potenzialità d'uso sia inferiore a tre mesi, la tariffa venda determinata sulla scorta della durata prevista nella dichiarazione resa a norma dell'art. 8; ai sensi del citato art. 8, qualora venga omessa la dichiarazione, la pubblicità di cui agli artt. 12, 13 e 14, co. 1, 2 e 3, si presume in ogni caso effettuata con decorrenza dal primo gennaio dell'anno in cui è stata accertata;
- L'art. 8 è applicabile anche in ipotesi di collocazione di pubblicità sine titulo.
Sentenza n. 6363/1/14 del 30/9/14
Ici - pagamento acconto - esenzione
- La circostanza del pagamento dell'acconto Ici non è ostativa alla successiva contestazione, da parte del contribuente, della debenza dell'imposta stessa.
- L'art. 7, comma 2-bis, D.L. n. 203/05, che ha riconosciuto l'esenzione Ici a prescindere dalla natura commerciale dell'attività svolta dall'ente, ha natura interpretativa e dunque efficacia retroattiva.
Sentenza n. 6400/1/14 del 10/6/14
Omissione avviso bonario - controllo automatizzato - mancanza sottoscrizione responsabile procedimento
- La mancata spedizione dell'avviso bonario, previamente all'iscrizione a ruolo ex artt. 36-bis e 36-ter, D.P.R. n. 600 del 1973, è irrilevante quando non vi sia incertezza sui contenuti della dichiarazione e quando, oltretutto, il contribuente non abbia segnalato in ricorso alcuna difformità tra i dati riportati in dichiarazione e quelli contenuti nella cartella esattoriale.
- In caso di omessa sottoscrizione della cartella da parte del responsabile del procedimento, tale figura va comunque individuata nella persona del funzionario preposto alla struttura organizzativa come stabilito dall'art. 5, comma 1, L. 241 del 1990.
Sentenza n. 6481/1/14 del 30/9/14
Dichiarazione - confessione - errore
La C.T.R. di Roma ha dato applicazione al principio per cui la pretesa tributaria non può avere titolo nella mera dichiarazione quando essa risulti erronea e manchino i presupposti di imposta; la dichiarazione è quindi emendabile non solo nei limiti del diritto al rimborso ma pure in sede contenziosa avverso la pretesa dell'A.F. (nel caso in specie, l'indicazione di un credito di imposta Irap, erroneamente inserito in dichiarazione, non poteva costituire titolo impositivo ai fini Irap facendo cioè presumere l'esistenza dei presupposti di imposta che erano invero insussistenti)
Sentenza n. 6483/1/14 del 30/9/14
Appello - omesso deposito - inammissibilità
L'omesso deposito dell'atto di appello entro 30 giorni dall'avvenuta notificazione a tutte le parti determina l'inammissibilità dell'impugnazione anche se le parti appellate si sono costituite in giudizio.
Sentenza n. 6480/1/14 del 30/9/14
Appello - omesso deposito - inammissibilità
Il mancato deposito dell'atto di appello in termini e cioè entro trenta giorni dalla noti fazione, determina l'inammissibilità del gravame onde risulta precluso l'esame delle controdeduzioni esposte dall'appellato che non contengono alcun autonomo motivo di impugnazione della sentenza di primo grado.
Sentenza n. 5485/1/14 del 30/9/14
Iva - agevolazione prima casa
L'agevolazione Iva “prima casa” non è nuovamente fruibile quando l'acquirente sia già proprietario di un altro immobile, ancorché acquistato pro quota al 50% con un altro soggetto, risultando altresì irrilevante il concreto mancato utilizzo quale propria abitazione del primo immobile seppure a cagione di fatti estranei alla sua volontà
Sentenza n. 5515/1/14 del 12/9/14
Imposta di registro - agevolazione prima casa - immobile di lusso
Non è applicabile l'art. 57, co. 4, D.P.R. n. 131 del 1986 - per il quale l'imposta di registro dovuta a seguito di revoca delle agevolazioni prima casa grava sul solo acquirente nell'ipotesi in cui la causa di revoca dell'agevolazione sia a quest'ultimo esclusivamente imputabile - quando l'immobile risulti qualificabile nella categoria di lusso ex D.P.R. n. 2/8/1969, in quanto tale circostanza, legata alle caratteristiche dell'immobile, rende irrilevante la dichiarazione dell'acquirente, né essa è oggetto di specifico obbligo di dichiarazione da parte sua. Quindi le agevolazioni non spettanti devono essere recuperate dall'Ufficio secondo l'ordinario principio di solidarietà dell'imposta di registro.
Sentenza n. 6005/1/14 del 30/9/14
Impedimento difensore - rinvio udienza - condono - rateazione - decadenza
- Il rinvio dell'udienza di discussione per grave impedimento del difensore ex art. 115 disp. Att. c.p.c. presuppone l'impossibilità di sostituzione del medesimo difensore, venendo altrimenti a prospettarsi soltanto una carenza organizzativa del professionista incaricato della difesa, irrilevante quanto al differimento dell'udienza.
- Il condono ex art. 12, L. n. 289 del 2002 (c.d. rottamazione dei ruoli) prevede il pagamento del 25% dell'importo iscritto a ruolo da corrispondersi in due rate, la prima dell'80% e la seconda del 20%, da versarsi entro termini prestabiliti e perentori; a differenza di altre forme di condono previste dalla L. n. 289 del 2002 il piano di rateazione va integralmente e tempestivamente onorato, pena la decadenza dai benefici della definizione
Sentenza n. 6362/1/14 del 30/9/14
Condono - rateazione - decadenza
Il condono ex art. 12. L. n. 289 del 2002 (c.d. rottamazione dei ruoli) è un condono di tipo clemenziale e non premiale; le sanatorie di tipo premiale attribuiscono al contribuente un diritto potestativo di chiedere un accertamento straordinario da effettuare in base a regole peculiari e diverse da quelle ordinari.
Sentenza n. 6121/1/14 del 7/7/14
Accertamento valore - imposta registro - plusvalenza - onere prova
Ove l'accertamento della plusvalenza sulla vendita di un terreno si basa su un accertamento di valore resosi definitivo per mancanza di impugnazione, occorre comunque valutare la portata e la validità delle prove contrarie offerte dalla parte contribuente dirette a dimostrare la non veridicità di tale valore e il minor importo incassato.
Sentenza n. 6124/1/14 del 7/7/14
Termine decadenza accertamento - fatto di reato - denunzia - cessione quote societarie - omessa presentazione dichiarazione
- Non inficia la tempestiva notificazione dell'Avviso di accertamento la presentazione della denuncia penale successivamente allo spirare del termine di decadenza poiché la legge ha inteso introdurre un nuovo termine di decadenza quando ricorra l'ipotesi di un fatto - reato.
- La cedente le proprie quote societario ad un soggetto terzo non è estranea alle omissioni poste in essere dal cessionario, in particolare per quanto concerne la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all'anno in cui è avvenuta la cessione delle quote, e ciò perché la cedente mantiene l'onere di vigilanza ex art. 2639 cod. civ.
Sentenza n. 6207/1/14 del 10/6/14
Notificazione - portiere - seconda raccomandata informativa
La notificazione eseguita ai sensi dell'art. 139, co. 3, c.p.c. a mani del portiere dello stabile prevede, ai sensi del comma 4, a maggior garanzia del destinatario dell'atto, l'invio da parte dell'ufficiale giudiziario o del messo comunale (ex art. 60, lett. b-bis, D.P.R. n. 600 del 1973, lettera introdotta con D.L. n. 223 del 2006 con efficacia dal 4/7/2006) di una seconda raccomandata a/r informativa dell'avvenuta consegna a mani del portiere.
Sentenza n. 6215/1/14 del 10/6/14
Irap - autonoma organizzazione - incidenza spese deducibili
Sussiste il presupposto dell'autonoma organizzazione rispetto ad un professionista (avvocato) che esponga in dichiarazione ammortamenti per € 12.239, consumi per € 2.102, spese alberghiere per € 2.103 ed altre spese per € 21.091, di modo che il complessivo importo delle spese deducibili ammonta a circa il 34% dei compensi lordi indicati in € 109.768.
Sentenza n. 6220/1/14 del 10/6/14
Difetto notificazione cartella - nullità iscrizione ipotecaria - onere cancellazione
Il difetto di notificazione della cartella di pagamento, imputabile al solo concessionario del servizio di riscossione, rende nullo il consequenziale provvedimento di iscrizione ipotecaria, con onere di cancellazione a carico del concessionario medesimo, a sua cura e spese.
Sentenza n. 6277/1/14 del 30/9/14
Notificazione accertamento società e soci - ristretta base societaria - distribuzione utili
- Il principio stabilito dall'art. 40, co. 2, D.P.R. n. 600 del 1973, secondo il quale alle rettifiche delle dichiarazioni dei redditi presentate dalle società indicate dall'art. 5, D.P.R. n. 597 del 1973 (oggi art. 5 Tuir) si precede con un unico atto, ai fini dell'Ilor a carico della società e dell'Irpef gravanti sui soci, prescinde dalla notificazione anche ai soci dell'accertamento relativo alla società.
- A seguito di ricorso presentato dalla società (nel caso in specie trattavasi di una società a responsabilità limitata) e dichiarato inammissibile, il maggior utile accertato in via definitiva nei confronti della società a ristretta base sociale, comporta che esso si presuma distribuito ai soci e si recuperabile nei loro confronti.
Sentenza n. 6482/1/14 del 30/9/14
Imposta registro - osservazioni contribuente - termine dilatorio notificazione avviso
Non si applica l'art. 12, co. 7, L. n. 212 del 2000 all'avviso di rettifica e liquidazione della maggiore imposta di registro (trattavasi di vendita di fabbricato), essendo diversamente disciplinata dagli artt. 51 e 52, D.Lgs. n. 131 del 1986, la motivazione del provvedimento con attribuzione al contribuente della possibilità di far valere le sue ragioni con istanza di accertamento con adesione.
Sentenza n. 6484/1/14 del 30/9/14
Notificazione cartella pagamento - concessionario riscossione - raccomandata
La cartella esattoriale può essere notificata ai sensi dell'art. 26, D.P.R. n. 602 del 1973, anche direttamente dal concessionario alla riscossione mediante raccomandata con avviso di ricevimento