Circolare “Temi professionali di Diritto tributario”

n. 4/2016

a cura dell'Avv. Andrea Bugamelli

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DIRITTO TRIBUTARIO DELL'UNIONE EUROPEA

Guida professionale al Diritto tributario dell'Unione europea:

È disponibile gratuitamente per gli iscritti dell'Ordine degli avvocati di Ancona tramite il link:

La guida affronta in modo sintetico i principi europei di diritto tributario sostanziale e i principali istituti processuali, questi ultimi valevoli anche fuori dal ramo fiscale.

FISCALITÀ E CONTRATTI

Pagamento tramite cambiale:

Si segnala che la Risoluzione del Ministero delle Finanze n. 352856 del 1983 dettò l'indirizzo per cui il momento di effettuazione dell'operazione ai fini Iva, con i relativi incombenti formali e sostanziali, coincide con la mera consegna della cambiale, e non col successivo pagamento. Ciò anche quando il creditore sia un professionista.

Da comprendere se tale indirizzo di prassi è da ritenersi ancora attuale, se è riferibile anche all'ambito delle imposte dirette e se è estendibile ad altri titoli di credito diversi dalla cambiale.


Agevolazioni per giovani in caso di acquisti immobiliari tramite leasing:

La Legge di stabilità (art. 1, comma 82, L. n. 208 del 2016) prevede in favore della persona fisica, anche privata, la quale acquisti un immobile in leasing, con età inferiore ai 35 anni e reddito complessivo non superiore a 55.000 euro, la detraibilità fino a 8.000 euro l'anno per i canoni e fino ad euro 20.000 per l'opzione finale di acquisto.

In merito alle agevolazioni prima casa, che prevedono l'applicazione dell'aliquota Iva ridotta al 4%, emergono due opinioni divergenti:

  • quella favorevole di Assilea, che la ritiene applicabile al leasing finalizzato all'acquisto della prima casa (Circolare n. 2/2016);
  • quella contrario del Consiglio nazionale del Notariato (Studio n. 4-2016/T).

sanzioni amministrative

Sanzione amministrativa per pagamenti in contanti sopra soglia pre modifica:

In caso di trasferimenti di denaro contante effettuati prima dell'1/1/2016 per importi superiori alla soglia previgente di € 1.000 ma inferiori alla nuova di € 2.999,99 sorge il dubbio se la condotta pregressa sia tuttora sanzionabile.
Nel senso della irrogabilità della sanzione amministrativa milita l'art. 1, L. n. 689 del 1981, che prevede l'assoggettamento della condotta alla legge del tempo in cui è stata posta in essere, norma ritenuta compatibile con la Carta costituzionale (Corte Cost. 501/02 n. 501). La giurisprudenza ha confermato che, seppure il principio di legalità impedisce la punizione della condotta legalizzata, diversamente non vige il principio di retroattività della disposizione più favorevole (ex plurimis Cass. civ., sez. lav., 25/06/2009 n. 14959).
Da verificare se tale impostazione possa essere riferita anche alle modifiche normative sull'innalzamento della soglia di utilizzabilità del contante ad opera della Legge di stabilità 2016. 

accertamento fiscale

Irregolare od omessa tenuta del registro Iva:

La mancata trascrizione su supporto cartaceo del registro IVA acquisti, tenuto in formato digitale su pc, se per un verso legittima il disconoscimento della detrazione Iva da parte del Fisco, dall'altro non impedisce di presentare un'istanza di rimborso dell'IVA effettivamente versata sugli acquisti (Cass. civ., sez. VI, 30/10/2015 n. 22188).

Ricavi in nero per le società in accomandita semplice:

La Commissione Tributaria di Roma (C.T.P. Roma, Sent. n. 5107/09/15), ha affermato che i maggiori redditi accertati a carico di una società in accomandita semplice per ricavi in nero non possono essere imputati e tassati automaticamente in capo al socio accomandante in quanto estraneo alla gestione societaria, dovendosi dimostrare l'effettivo coinvolgimento nell'attività.

FISCALITÀ E PROFESSIONE

Irap:

Con specifico riferimento all'attività forense, la Corte di Cassazione ha negato la debenza del tributo Irap anche quando il professionista abbia affrontato una spesa notevole riferita all'acquisto di beni o servizi indispensabili per l'esercizio della professione, se “il capitale a tal fine investito non valga a rappresentare fattore aggiuntivo o moltiplicativo del valore rappresentato dalla mera attività intellettuale del professionista ma risulti ad essa asservito ai fini dell'acquisto di attrezzatura connaturata e indispensabile all'esercizio dell'attività medesima e come tale inidoneo ad assumere rilievo, quale fattore produttivo di reddito, distinguibile da quello rappresentato dalla stessa attività intellettuale e/o dalla professionalità del lavoratore autonomo” (Cass. civ., sez. trib., 15/01/2016 n. 573).

processo TRIBUTARIO

Accoglimento del reclamo e condanna alle spese legali:

La giurisprudenza di merito ha accolto il ricorso di un contribuente il quale, una volta vistosi annullare l’atto illegittimo in sede di mediazione tributaria, aveva chiesto la condanna dell’Amministrazione fiscale al rimborso delle sue spese legali (C.T.P. Campobasso Sent. n. 147/03/2016).
La pronunzia pare condivisibile laddove l’instaurazione della mediazione tributaria implica comunque la stesura del ricorso da parte di difensore abilitato.

accertamento fiscale

Nullità dell'accertamento fiscale per violazione del contraddittorio preventivo:

Dopo la decisione a Sezioni Unite sostanzialmente limitativa del diritto al contraddittorio e dei suoi riflessi in termini di invalidità del provvedimento impositivo (v. Circolare n. 2/2016), la C.T.R. Toscana ha rimesso gli atti alla Corte Costituzionale per verificare la legittimità dell'art. 12, comma 7, L. 212/00, nella parte in cui sancisce la nullità dell'accertamento emesso prima dello scadere dei 60 giorni dalla notifica del processo verbale, nella sola ipotesi di accesso, ispezione o verifica nei locali destinati all'esercizio dell'attività del contribuente, escludendo in modo irragionevole il caso del contribuente che abbia subìto iniziative simili degli Uffici finanziari fuori da tali ambienti.

L'ordinanza di remissione in parola (C.T.R. Toscana, ord. n. 736/1/2016) assume particolare rilievo atteso che il Presidente e relatore è il Dott. Cicala, presidente di Sezione tributaria della Corte di Cassazione.

PENALE TRIBUTARIO

Reato associativo e sequestro:

In relazione al sequestro finalizzato alla confisca per equivalente nei confronti di un ente, in relazione alla commissione di un reato associativo transazionale da parte dei vertici aziendali e finalizzato alla realizzazione di frodi fiscali, il profitto può consistere anche nel vantaggio ritraibile dal complesso dei reati fine.
Dunque il delitto di associazione per delinquere può essere idoneo a generare un profitto, sequestrabile in vista della futura confisca per equivalente, in via del tutto autonoma rispetto al profitto realizzato con i reati fine di stampo tributari (Cass. pen., sez. III, 23/11/2015 n. 46162).


Sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte:

Il delitto di cui all'art. 11, D.lgs. n. 74 del 2000, è caratterizzato dal dolo specifico. L'azione simulata o il compimento di atti fraudolenti, idonei a rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva, devono essere finalizzati alla sottrazione al pagamento di imposte sui redditi o sul valore aggiunto ovvero di interessi o sanzioni amministrative relativi a suddette imposte, sicché deve ritenersi che una condotta il cui risultato economico fosse destinato ad andare, anziché a detrimento, addirittura a beneficio dell'erario, non potrebbe dirsi accompagnata dal dolo specifico de quo, indipendentemente dal fatto che le imposte in tal modo pagate fossero quelle per le quali sia eventualmente pendente un'azione di riscossione (Cass. pen., sez. III, 15/12/2015, n. 8668).

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