Gli accertamenti catastali vanno trattati con estrema cura e attenzione in considerazione delle conseguenze pregiudizievoli che comportano a carico del contribuente, sul lungo periodo.
Infatti i dati catastali costituiscono la base imponibile cioè il parametro sul quale si calcolano molteplici imposte dirette e indirette che orbitano intorno alla proprietà immobiliare. Giusto per esemplificare, il classamento e la rendita dell'immobile si riflettono su:
- imposte sui redditi dei fabbricati;
- imposte locali (Imu, Tasi e in misura minore Tari);
- imposte indirette quali Iva e Registro, in particolare in relazione ai benefici fiscali sull'acquisto della prima casa;
- imposta sulle donazioni e successioni.
Ciò significa che l'attribuzione di una categoria (poniamo A1) oppure la mera elevazione della rendita si tradurranno in un maggiore carico impositivo lungo tutta la vita dell'immobile nonché in occasione dei passaggi di proprietà che si dovessero succedere nel tempo.
Per meglio evidenziare le molteplici concatenazioni di un accertamento catastale, si pensi anche alla Legge di stabilità 2016 (L. n. 208 del 2015) che ha attributo la facoltà di assegnare i beni immobili della società ai soci, applicando un'imposta sostitutiva sul valore normale dell'immobile oppure, se più favorevole, sulla rendita catastale assoggettata a determinati moltiplicatori.
Pertanto, nel momento in cui il contribuente riceve la notificazione di un accertamento catastale è opportuno rivolgersi tempestivamente ad un professionista specializzato nel settore per verificare il grado di fondamento del provvedimento amministrativo ed eventualmente procedere all'impugnazione entro i successivi sessanta giorni.
Difatti, una volta divenuto definitivo l'accertamento e con esso le modificazioni di classamento e rendita dell'immobile, i nuovi valori catastali rimarranno tendenzialmente inamovibili nel tempo, salvo mutazione delle condizioni dell'immobile. Il che, in buona sostanza, si traduce nell'enorme difficoltà, se non addirittura impossibilità, che incontrerebbe il contribuente per sanare eventuali errori dell'amministrazione fiscale, una volta divenuto definitivo l'avviso di accertamento catastale per mancata impugnazione.
La competenza ad effettuare l'accertamento catastale appartiene ora all'Agenzia delle Entrate, nella quale è confluita l'Agenzia del Territorio. L'accertamento può essere avviato d'ufficio dall'Agenzia delle Entrate oppure su impulso del Comune ove è dislocato l'immobile, ai sensi dell'art. 1, comma 335, L. n. 311 del 2004.
La materia del catasto è piuttosto complessa in quanto vede la sovrapposizione di molteplici interventi normativi e di un numerosi provvedimenti di prassi, alcuni dei quali vengono qui segnalati all'attenzione del lettore senza pretesa di esaustività.
La difesa del contribuente contro gli accertamenti catastali abbraccia aspetti di tipo tecnico, in ordine alle caratteristiche costruttive dell'immobile e all'estimo, che si intersecano con problematiche fiscali e di diritto amministrativo; dunque l'impugnazione contro l'avviso di accertamento catastale rappresenta uno degli ambiti operativi elettivi dell'avvocato tributarista.
Lo studio legale tributario Bugamelli ha acquisito nel corso degli anni specifiche competenze nella difesa del contribuente contro gli accertamenti catastali e nell'ambito dei tributi locali collegati. Alla perfetta conoscenza degli istituti giuridici e fiscali si unisce le gestione degli aspetti tecnici tramite la collaborazione dell'Arch. Stefano Morelli (http://estplatform.com), senza che ciò comporti maggiori spese a carico del cliente.
Documenti scaricabili
Art. 1, Legge 24 dicembre 2007 n. 244
Art. 1, Tariffa parte prima e Nota II bis - Decreto del Presidente della Repubblica n. 131 del 1986
Art. 2, Decreto Legislativo 14 marzo 2011, n.23
Art. 3, Legge 23 dicembre 1996, n. 662
Circolare n.134 del 1941 - Classamento
Circolare Agenzia del Territorio del 16/05/2006 n. 4/T
Circolare del 14/03/1992 n. 5 - Min. Finanze
Ministero delle Finanze - Decreto 19 aprile 1994, n. 701
Decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 138
Decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 139
Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650
Decreto ministeriale 2 gennaio 1998, n. 28
Istruzione II - Accertamento e classamento
Regio Decreto 8 ottobre 1931, n. 1572 - Testo unico delle leggi sul nuovo catasto
Regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652
Tabella A Parte II - Decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972
Docfa categoria e classe manuale attribuzione