La prescrizione nei reati fiscali, i limiti imposti dalla giurisprudenza italiana alla sentenza Taricco

 

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È noto che la Corte di Giustizia (Sentenza Taricco 08/09/2015, C-105/14) ha statuito che i tempi di prescrizione eccessivamente brevi per i reati tributari, come possono essere quelli dell'ordinamento italiano, entrano in contrasto con il sistema comunitario dell'Iva in quanto rischiano di compromettere la tutela della riscossione del tributo.

La giurisprudenza nazionale ha poi precisato alcuni limiti della sentenza Taricco.

Si è infatti statuito che ai reati tributari commessi antecedentemente a tale sentenza, pronunciata il 08/09/2015, continua ad applicarsi integralmente la normativa sulla prescrizione, non potendo il giudice nazionale disapplicarla stante il divieto di irretroattività, ai sensi dell'art. 325, paragrafi 1 e 2 TFUE, così come interpretato dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (Grande Sezione) con sentenza del 05/12/2017, in causa C-42/17 (Cass. pen., sez. II, 02/03/2018 n. 9494).

Da ultimo si è pronunciata la Corte Costituzionale che ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell' art. 2 della legge 2 agosto 2008, n. 130 che dubitano della legittimità costituzionale della norma, nella parte in cui, imponendo di applicare l' art. 325 TFUE , come interpretato dalla sentenza della Grande sezione della Corte di giustizia 8 settembre 2015, in causa C -105/14, Taricco, comporta che in taluni casi venga omessa l'applicazione degli artt. 160, terzo comma, e 161, secondo comma, del codice penale , nei confronti dei reati in materia di imposta sul valore aggiunto (IVA) che costituiscono frode in danno degli interessi finanziari dell'Unione. Infatti i giudici non sono tenuti ad applicare la 'regola Taricco' sul calcolo della prescrizione, stabilita dalla Corte di giustizia Ue con la sentenza dell'8 settembre 2015 per i reati in materia di Iva; pertanto, anche per questi reati, rimangono applicabili gli artt 160, ultimo comma, e 161 del codice penale (Corte Costituzionale 31 maggio 2018 n. 115).


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